23 de noviembre de 2009

Noi, figli dell'Europa Unita



Riflettevo qualche giorno fa insieme alla mia amica Giorgia, di quanto le esperienze Erasmus ci hanno cambiato la vita; io, erasmus a Barcellona nel 1995(Dios, cuanto tiempo!) da 5 anni ormai residente fissa in questa fantastica cittá, lei, italiana, sposata con un francese che conobbe per caso a Lión mentre alcuni suoi amici "consumavano" la borsa in Francia ed ora fuggita dalla soleggiata campagna di Touluse...

Tutto inizió il 7 Febbraio del 1992, quando, in una piccola cittadina olandese a metá strada tra Parigi e Francoforte e a pochi kilometri da Liegi, i rappresentanti dell'Europa, allora dei 15, decisero "di istituire un'Unione Europea", che "si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli", e che "offre ai suoi cittadini uno spazio di libertá, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone ".

Ecco, e' questo il punto: la frase contenuta nell'articolo 2 del trattato di Maastricht "la libera circolazione delle persone". Chi di noi, Generazione X , non ricorda il nome di questa cittadina? Chi l'aveva mai sentita prima?

Dopo alcuni anni, i piu' inquieti tra gli appartenenti alla Generazione X, fecero per la prima volta le valigie, e tra pianti di madri all'aereoporto, un foglio di copertura sanitaria in mano e gli indirizzi e i nomi dei responsabili degli uffici di relazioni Internazionali delle varie Universitá di destino in mano, partirono, con grande "ilusión", aspettativa, e perche' non riconoscerlo, anche un po' di paura!

Barcellona, Glasgow, Lyón, Liegi, Alicante,Zurigo. inizia a tessersi una rete di amicizie ed esperienze internazionali, che ci accompegneranno per tutta la vita. "Un erasmus e' per sempre", recita un detto di recente coniazione, ma azzeccatissima.

Insomma, da allora abbiamo il cuore diviso, siamo di nessun luogo e di tutti, sempre con qualcos'altro nel cuore: un altro paese, un amico che hai perso di vista, quella canzone che ha segnato la tua storia Erasmus, i tuoi "roommates", e il tempo felice che abbiamo trascorso in un ambiente estremamente ricco e stimolante.

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